DON TODESCHINI INCONTRA LE COMMISSIONI EPISCOPALI PER LE MIGRAZIONI DI ITALIA E SVIZZERA

Si è svolto il 30 novembre, a Roma, presso la sede della Fondazione Migrantes, l’incontro bilaterale tra le Commissioni Episcopali per le Migrazioni delle Conferenze Episcopali di Svizzera e Italia.

Erano presenti mons. Gian Carlo Perego, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio, Presidente della Commissione Episcopale per le Migrazioni della CEI e della Fondazione Migrantes; Mgr Jean-Marie Lovey, Evêque de Sion, président de la Commission de Migration de la Conférence des évêques suisses; don Giovanni De Robertis, Direttore generale della Fondazione Migrantes; Karl-Anton Wohlwend, Nationaldirektor Migratio; il bergamasco di Berbenno don Egidio Todeschini, Coordinatore Nazionale delle Missioni Cattoliche di Lingua Italiana (MCLI) in Svizzera per il quinquennio 2022/2026; e Don Carlo De Stasio, attuale Coordinatore nazionale delle MCLI in Svizzera, in carica fino a dicembre 2021.

Dopo i saluti iniziali del Presidente della Commissione CEI per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes, mons. Gian Carlo Perego, si è discusso della situazione della mobilità italiana in Svizzera e dell’accompagnamento pastorale che oggi è garantito da 53 sacerdoti in 47 Missioni Cattoliche di Lingua Italiana nel Paese elvetico, dove vivono, secondo i dati del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes, 639.000 italiani.

Attualmente, le MCLI sono raggruppate in sei regioni pastorali e sono coordinati da un coordinatore nazionale. Fulcro della vita comunitaria è la celebrazione eucaristica domenicale, oltre alla preparazione e celebrazione di tutti i Sacramenti. In molte MCLI sono presenti gruppi e movimenti ecclesiali, oltre a volontari impegnati in progetti di accoglienza e integrazione per richiedenti asilo e rifugiati.

Nell’incontro è emersa la proficua collaborazione tra la Chiesa Italiana e la Chiesa Svizzera, per l’accoglienza dei nostri emigrati, prima comunità straniera per numero di presenze nel Paese elvetico. “I sacerdoti italiani saranno sempre più coinvolti nel lavoro pastorale con le parrocchie locali – è stato sottolineato – mentre è sempre più necessaria la presenza di laiche e laici che già lavorano per le comunità di lingua italiana. Una presenza molto apprezzata dalla Chiesa svizzera”.

Per mons. Perego l’incontro è stato molto importante “per condividere un progetto di evangelizzazione in una Chiesa cattolica elvetica, dove il 40% dei cattolici sono migranti e la comunità cattolica di lingua italiana è la più numerosa”.