UNA MESSA PER ESSERE VICINI A TUTTI I BERGAMASCHI NEL MONDO

Un centinaio di persone nella chiesa parrocchiale di S.Elisabetta, a Montello, e quasi 200 collegate online sul canale youtube della parrocchia: tutti a partecipare alla “Messa per i Bergamaschi nel Mondo”, organizzata dall’Ente Bergamaschi nel Mondo, insieme a don Sergio Gamberoni, direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei Migranti della Diocesi di Bergamo, e alla parrocchia di Montello, quale momento di preghiera e condivisione con i Circoli e le Delegazioni sparsi nei cinque continenti, nell’imminenza delle festività natalizie. Ma anche un’occasione per illustrare le iniziative in cantiere nel 2022 e le nuove sfide che attendono l’EBM, soprattutto in vista del 2023, quando Bergamo e Brescia saranno capitali della Cultura.

Viva e partecipata la Messa, celebrata da don Sergio Gamberoni, già missionario, a Cochabamba, in Bolivia, dal 2006 al 2018. Con lui, sull’altare, il parroco di Montello, don Domenico Locatelli, che dell’emigrazione ha fatto la sua vita: già missionario a Yverdon-les-Bains, in Svizzera (1992-2003), don Domenico è stato direttore nazionale ufficio C.E.I. per la Pastorale degli emigrati italiani all’estero (2002-2008); e missionario a Bruxelles (Saint Gilles, Schaerbeek, Anderlecht), in Belgio (2008-2014).

“Questa è una Messa “speciale” – ha detto don Sergio Gamberoni – Ci siamo NOI che siamo qui in chiesa e c’è un NOI più grande, che coinvolge anche i bergamaschi nel mondo, che sono collegati. Ma sono coinvolti anche tanti amici che stanno celebrando questa eucarestia in Paesi vicini e anche in altre lingue. Io ho vissuto tanti anni in Bolivia e voglio dirvi che oggi, a Bergamo, una comunità dello Sri Lanka ha celebrato la Messa in lingua cingalese; poi, ho partecipato ad un ritiro spiritale di cattolici filippini; e oggi gli africani cattolici hanno celebrato la Messa in inglese. Ho anche accompagnato una Messa con i latino-americani, in spagnolo; e una Messa di cattolici ucraini nella loro lingua. Ragazzi, dobbiamo imparare le lingue…”.

                             

“Oggi, qualcuno ci dice che tanti altri sono partiti – ha continuato don Gamberoni – Hanno imparato le lingue, e non per questo smettono di vivere in comunione con noi. Hanno fatto sacrifici, questi emigranti, prima nel paese di partenza e poi in quello di arrivo; vivono in un’altra terra, in una nuova comunità che li accoglie, e noi siamo in cammino con loro, e dobbiamo capire quanti vengono qui in Italia. Ricordiamoci di loro e dei loro sacrifici: sacrificio che poi è anche un dono, benedetto da Dio”.

                                 

Una sottolineatura sulla festa di Santa Lucia è giunta dal parroco don Domenico Locatelli: “Buona Santa Lucia a tutti i bambini che vivono a Bergamo, ma anche a quelli che vivono a Bruxelles, Ginevra, Neuchatel, nella Svizzera; in Francia, in Belgio, in tutta Europa; e a quelli in Sud-America, a New York e in Oceania. Santa Lucia fa un grande viaggio, per arrivare a tutti voi cristiani, con quelli che sono qui in chiesa e con gli amici bergamaschi che sono in comunione spirituale, in remoto.

Benvenuto al presidente dell’EBM Carlo Personeni e al presidente onorario dell’EBM Santo Locateli, e a don Sergio, direttore dell’UPM, che cerca di mettere attenzione a tutti i migranti, ai 120.000 giovani che ogni anno escono dall’Italia e ai 7.000 che arrivano in Italia. Qui, siamo in una zona piena di migranti. Io stesso sono stato per 21 anni all’estero ad occuparmi degli italiani emigranti nel mondo, ed è con piacere che questa parrocchia li accoglie e prega con tutti”.

Presenti anche il presidente onorario dell’EBM Santo Locatelli e Valerio Bettoni, membro della Giunta dello stesso ente, nonchè presidente dell’ACI Bergamo

“Un caloroso saluto a tutti gli emigranti, che so essere numerosi in collegamento – ha sottolineato Carlo Personeni al termine della Messa – E grazie a don Sergio, sempre attento a queste iniziative, come pure a don Domenico, che ricordo ad Yverdon, a 40 km da Neuchatel, dove io sono stato per 17 anni emigrante. Vi ringrazio per aver organizzato e animato questa celebrazione.

Ma colgo l’occasione per ricordare che l’attività dei missionari non è facile, perchè, oltre ad essere emigranti loro stessi all’estero, sostanzialmente si è sempre “lo straniero”. Inoltre, in alcune zone, ove loro rappresentano la chiesa cattolica cristiana romana, a volte si trovano in concorrenza con altre religioni, che sono prevalenti. Quindi, grazie ai nostri missionari. E grazie anche perché i missionari sono un importante riferimento per tutti i nostri emigranti, non solo per i problemi dell’anima, ma anche per i problemi materiali. Il grazie che rivolgo a voi è esteso a tutti i missionari nel mondo, che svolgono questo servizio con passione e forza”.

“Lo scorso anno i saluti di Natale agli emigranti nel mondo li abbiamo fatti in occasione della Festa dell’Immacolata, nella chiesa delle Grazie, a Bergamo, alla presenza del vescovo Beschi – ha aggiunto Personeni – Quest’anno, qui; e allora chiedo a don Sergio di mettere questa manifestazione a calendario tutti gli anni. Colgo l’occasione per ringraziare il consiglio direttivo dell’ente qui presente; ma anche la rappresentanza dell’Argentina qui presente con Mario Gesualdi, che ringrazio; e la Presidenza di Regione Lombardia, rappresentata dal consigliere Giovanni Malanchini, che è sempre attenta al nostro ente e ci sostiene. Ricordo anche, in questo momento, i nostri emigranti, a Bergamo e all’estero, soci e volontari dei Circoli e delle Delegazioni, che ci hanno lasciato a causa della pandemia. Chiedo per loro un requiem. Ma siamo qui anche per scambiarci gli auguri di Buon Natale, per ottime festività natalizie; e vi abbraccio calorosamente”.

“Due giorni fa ero a Neuchatel – ha chiosato don Sergio Gamberoni – Abbiamo pregato anche là, per Bergamo, come qui preghiamo per gli emigranti. E ci siamo riuniti ricordando tutte le persone e le famiglie che hanno avuto dei lutti. Infine, ricordo che quando usciamo dall’Italia siamo emigranti, ma quando entriamo in un altro Paese siamo immigranti: due nomi per dire lo stesso viaggio, che coinvolge tante famiglie, tanti Paesi, e la nostra capacità di essere accoglienti e di incontrarci fra noi”.

 

Per chi volesse visionare il video della Messa, ecco il link: https://www.youtube.com/watch?v=XNii8W8TYao