Botuverà, piccolo centro abitato della valle del fiume Itajaì, nello Stato di Santa Caterina, in Brasile, dal 2007 è presente un Circolo dell’Ente Bergamaschi nel Mondo.
Un gruppo di bergamaschi di quarta e quinta generazione, discendenti di quelle 33 famiglie bergamasche (soprattutto di Treviglio, Caravaggio e della Bassa Bergamasca, in genere) che nel 1876 emigrarono dalla Bergamasca in Brasile per cercar fortuna: risalirono il fiume Itajaì e iniziarono a coltivare la terra (del resto erano agricoltori). All’inizio quella campagna fu chiamata “Porto Franco”, poi “Botuverà”, che in lingua indio vuol dire “pietra preziosa” o “montagne brillanti”. Quei pionieri, alla luce degli archivi, si chiamavano Aloni, Bettinelli, Bosio, Bonomini, Comandulli, Pedrini, Molinari, Tirloni, Gianesini, Maestri, Raimondi, Rampelotti, Dognini, Morelli, Tomio.
Per vari motivi, fra cui l’isolamento di questa microregione, Botuverà è una “piccola Bergamo” in Brasile: qui, il 90% della popolazione parla una lingua che è un misto fra bergamasco e portoghese, ha conservato le tradizioni orobiche, come il gioco delle bocce e della morra, ha gelosamente tramandato i piatti tipici della bergamasca, come la polenta, ma soprattutto “si sente bergamasca”, anche dopo 150 anni di emigrazione. Non per nulla il sindaco si chiama Alcir Merisio (fratello del presidente della Coral), di famiglia bergamasca di Caravaggio.
Col tempo, da agricolo il paese ha guadagnato valenze industriali e si è aperto al turismo, per via delle sue bellezze naturali. E conta ormai quasi 5.400 abitanti. Da segnalare che il 19 maggio 2018 è stato siglato un gemellaggio far Botuverà e Caravaggio.
A sottolineare la “bergamaschità” della gente di Botuverà il fatto che qui dal 1996, su permesso del Papa, si celebra almeno una volta all’anno la Messa in dialetto bergamasco (“Sa dìs la Mèssa ‘n bergamasch”); si organizza la “Festa bergamasca”, con canti popolari “made in Bergamo e piatti nostrani; e si elegge addirittura “Miss Bergamasca”, con le donne che sfilano in passerella rigorosamente in costumi tipici della terra bergamasca.
Storia, tradizioni, nostalgia. Dal 4 giugno 2007 è presente un Circolo dell’Ente Bergamaschi, chiamato “Giuseppe Verdi”, ad esaltare il grande compositore di Busseto. Un gruppo ben affiatato, che punta a riunire e integrare tutti i discendenti italo-bergamaschi di Botuverá e della regione, per formare e rafforzare i l rapporto di relazione con l’Ente Bergamaschi nel Mondo e la Provincia di Bergamo, nonché ad incoraggiare la diffusione della cultura italiana e promuovere attività sociali, culturali, scolastiche, artistiche, turistiche e sportive che richiamano a Bergamo e all’Italia.
Massima espressione del Circolo è la Coral “Giuseppe Verdi” che si esibisce in diverse manifestazioni e rassegne, ovviamente cantando in bergamasco.
I Bergamaschi la conoscono perché il 2 e 3 maggio 2009 arrivò a Bergamo, in trasferta, per partecipare al 4° “Incontro internazionale dei bergamaschi emigrati nei cinque continenti”. La Coral è composta da una ventina di coristi e propone musiche sacre, folkloristiche e popolari italiane cantate in bergamasco.
Il Circolo, poi, ha una ricca pagina Facebook, sempre aggiornata, mediante la quale promuove iniziative culturali che si svolgono a Bergamo; organizza lezioni di cucina, per esempio illustrando come si fa la vera polenta bergamasca, quella “de la nona”; insegna proverbi e motti bergamaschi; propone le poesie di Bortolo Belotti e le canzoni di Luciano Ravasio; fornisce informazioni sul Comites locale; festeggia la Festa della Repubblica”, inserisce link del Ducato di Piazza Pontida; promuove informazioni dell’Ente Bergamaschi nel Mondo, come l’avvio del nuovo sito internet o il prossimo corso di dialetto bergamasco. Insomma, è un “pezzo” di Bergamo, quello più vero e genuino, in Brasile.
Presidente: Nicolao Esperandio Maestri. Tesoriere: Fabio Maestri Bagio.
Ebbene, in occasione del Santo Natale, il Circolo dell’EBM di Botuverà, nella persona di Fabio Maestri Bagio, e la Coral “Giuseppe Verdi”, ci hanno inviato un duplice augurio di Buon Natale, non solo in italiano, ma anche in bergamasco.
Per info: +55 47 9849820760/33593200 (Fabio Maestri Bagio)
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