“PIETRE MINUTE 2004–2020”, ECCO IL POETA AUGUSTO SCIACCA

Pietre minute poesie 2004 – 2020

Dalla pittura alla poesia. Dai colori alle parole. Ma sempre espressione di uno stato d’animo. Questo è “Pietre minute 2004-2020”, un libro che raccoglie una selezione di 86 poesie composte dal 2004 al 2020 dall’artista Augusto Sciacca, introdotta da un’acuta e brillante prefazione di Giuseppe Fornari. L’Autore, ben conosciuto soprattutto per l’ampia attività artistica, in particolare quella pittorica, nonché per quella di pubblicista, fa emergere un aspetto complementare, che ha affiancato nel tempo la sua ricerca, ossia l’esigenza di esprimersi anche con la forma poetica. A dimostrazione dello stretto legame fra l’attività figurativa di Sciacca e la sua scrittura poetica, molte poesie sono completate con bozzetti e opere dell’artista.

“Pietre minute 2004-2020”, di Augusto Sciacca, è edito da Velar.

Per informazioni www.ellelibri.com

 

Chi è Augusto Sciacca

Pittore, scenografo e pubblicista, nato a Itala (ME) nel 1945, è da anni uno degli esponenti più significativi e originali della scena artistica italiana.

Laureato in architettura al Politecnico di Milano, si è formato nel clima concettuale degli Anni ’70, per giungere ben presto a una sua personale concezione espressiva, connotata da una forte e intensa sperimentazione ad ampio raggio. La sua ricerca artistica è contrassegnata da una riflessione rigorosa sull’uomo nella sua dimensione esistenziale e nel suo rapporto con l’infinitudine del cosmo, e si è espressa in grandi cicli pittorici, dove predomina l’uso della luce e del colore, unitamente alla valorizzazione dei materiali e dei supporti impiegati. Dalla sua pittura vigorosa e dinamica, variamente intrecciata con sperimentazioni e incursioni in altri campi figurativi e in altre tecniche esecutive, affiora una visione estremamente evocativa e personale, sostenuta da una elevata consapevolezza stilistica e da una costante ricerca di sintesi. Dopo l’esordio a Messina nel 1966, ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Degli Anni ’70 sono i progetti estetici (alcuni con l’impiego del laser) e le mappe e i graffiti su juta di sacco stampigliato; seguono i flani, i sestupli e le mappe su politene, quindi la stagione dei progetti siderali, delle isole e mappe degli universi, per approdare alla fine degli Anni ’90 a una pittura dai “ritmi larghi e dalle composizioni di respiro vasto e solenne”, come nelle “Cosmogonie”, dove affronta e approfondisce le sue tematiche predilette, quelle del Tempo e dello Spazio, evidenziate anche nei “libri d’artista”, quali il ciclo “Cronogenesi” (1990-1995), “Il Sole di Ulisse” (1995), “Il Tempo o il Vento” (1996), e il vasto ciclo del 2005, con i “libri di piombo”, il libro d’oro – Del Sublime”“Ricordo”“La piega – Omaggio a Deleuze” e “Promemoria” del 2005/2006.

Le stesse tematiche stanno alla base della sua ricerca degli ultimi anni Novanta “Il Tempo e il Mito”, con al centro dell’indagine la Luce nel tempo e nello spazio, nel suo divenire e nel suo comporsi attraverso i quattro elementi primordiali: acquaariaterrafuoco. La luce, come espressione visibile del Mistero, è elemento essenziale delle cinque grandi vetrate istoriate realizzate dall’artista nel 2000 per la cappella privata di un Convento di suore nei pressi di Bergamo. Negli anni successivi Sciacca ha concentrato la sua attenzione sul tema della violenza, affrontata nei suoi vari aspetti, mitologico, storico, sociale religioso, con riferimenti precisi a ciò che concerne la realtà contemporanea: tema, peraltro, già indagato sin dagli anni Settanta, che culminerà in un vasto ciclo, da dove emergono chiaramente, assieme alle lacerazioni della storia, anche segni di speranza e riappacificazione, e che costituirà l’essenza della mostra “Innocenza e Pietas” del 2006 al Museo della Permanente di Milano. Fra i tanti riconoscimenti attribuiti all’artista: nel 2002 il Ministro della Cultura ungherese, lo scrittore Gábor Görgey, lo premia come “Artista Mitteleuropeo”; lo stesso anno, a Roma, gli viene conferito il premio “Antonello da Messina”. Nel 2004 gli viene assegnato il “Premio Sant’Agostino Città di Bergamo”. Nel 2008, per meriti artistici, riceve la nomina a Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. Ha tenuto numerose conferenze sulle tematiche dell’arte moderna e contemporanea ed è stato anche promotore e organizzatore di convegni e dibattiti. Ha collaborato, per il settore dell’arte, con varie riviste e quotidiani, fra i quali “La Gazzetta del Sud”, “Avvenire”, “Imprenditorialità”, “RAI Tre”, “La nostra Domenica” e “L’Eco di Bergamo”, con il quale collabora tuttora. E’ stato componente del Comitato di Gestione dell’Accademia Carrara di Bergamo, su nomina del Comune di Bergamo, dal 1980 al 1985; ha fatto parte del Comitato Civico di Cultura – Settore Arti Visive dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo dal 1995 al 1999; ha fatto parte anche del Comitato Scientifico del Concorso – Premio “Evaristo Baschenis” indetto dal Credito Bergamasco nel 1997. Docente della cattedra di Pittura all’Accademia “Lorenzo Lotto” di Bergamo dal 2001 al 2003. Presidente dell’Associazione Amici dell’Accademia Carrara di Bergamo dal 2003 al 2004. Dal 2004 è componente del Consiglio di amministrazione dell’Accademia Carrara di Bergamo.