IL CLUB ITALIANO DI ROSARIO SI RIMETTE A NUOVO

Nella scorsa primavera, il Club Italiano di Rosario ha iniziato la ricostruzione della sua storica sede, che da cinque anni era caduta in degrado e abbandono.

Merito del nuovo Consiglio di Amministrazione, presieduto da Marcelo Castello, che ha avviato questo intervento in stretta collaborazione con il Console Generale d’Italia a Rosario Martin Brook, il Comites di Rosario, tramite il suo presidente Franco Tirelli, che è anche presidente del locale circolo dell’EBM e coordinatore MAIE Argentina, la comunità italiana e tutti cittadini di Rosario. “Dapprima, abbiamo siglato un accordo con la Facoltà di Architettura per avere un rapporto sullo stato di degrado della struttura e gli interventi da fare – spiega Franco Tirelli – Sulla base di ciò, si è deciso di iniziare con la ricostruzione della facciata e la sistemazione degli scarichi, per bloccare il deterioramento dei muri e delle fondazioni causato dall’umidità. Intanto, si è ripulito il tetto dai detriti e chiuso un enorme buco creatosi nel 2018. Inoltre, si sono trasferiti e riordinati gli oltre 300 libri della biblioteca, alcuni risalenti all’800. La Sede del Club (i soci sono 1.400, ndr) è un edificio molto prezioso, situato nel centro storico della città: ha un lucernario di vetro colorato, che rappresenta un meraviglioso mosaico, dichiarato dal Comune di Rosario patrimonio storico della città. Inoltre, ci sono un teatro, che può ospitare circa 250 persone, una sala riunioni, un buffet, la segreteria e la sala casinò, che ha tavoli italiani originali. L’idea è di ripristinare tutto”.

 

“Sia chiaro – continua Tirelli – Tutto questo lavoro viene portato avanti grazie all’aiuto dei membri della comunità italiana di Rosario, insieme al presidente del Club Italiano Marcello Castello. Orgoglio italiano”.

Ad un recente sopralluogo ai lavori erano presenti il Segretario alla Cultura della Città di Rosario Dante Taparelli, il Console Generale d’Italia a Rosario Martin Brook, il presidente del Club Italiano Marcelo Castello e il suo  tesoriere Daniel Liguori, e Franco Tirelli.