IL CIRCOLO DI GINEVRA ANNUNCIA LA SCOMPARSA DELL’EX-PRESIDENTE CARLO PASINELLI

Ha destato profonda tristezza la notizia della morte di Carlo Pasinelli, 89 anni, ex-presidente del Circolo di Ginevra dell’Ente Bergamaschi nel Mondo, avvenuta sabato 19 febbraio. Addolorati soprattutto i soci del Circolo ginevrino, di cui è stato una delle “anime” più forti e vivaci, distinguendosi per la sua amabile simpatia, il suo sorriso coinvolgente e i fantastici baffi.

1991: Carlo Pasinelli al centro, con il suo grande sorriso

Una vera colonna portante del circolo ginevrino, membro attivo e dinamico fin dalla sua fondazione, nel 1968. Nel circolo, dapprima ha ricoperto la carica di tesoriere e, poi, dal 1980 al 2000, quella di presidente: una lunga permanenza in cabina di comando, di ben vent’anni, durante la quale il circolo è cresciuto e si è affermato nell’ambito dell’associazionismo del Lemano, in termini numerici e di iniziative, consolidandosi come punto di riferimento per le famiglie residenti a Ginevra e nel Cantone omonimo. Una persona attiva e intraprendente, che si è sempre mostrata disponibile e generosa, impegnandosi con spirito solidale e di servizio nei vari momenti di incontro e di festa, nei raduni come pure nei momenti ufficiali e di rappresentanza.

Originario di Fonteno, stupendo “balcone” della sponda bergamasca del Lago d’Iseo, Carlo Pasinelli, classe 1934, era una persona laboriosa, “monteur” (installatore), che ha trovato a Ginevra le condizioni ideali per affermarsi sul piano lavorativo e sociale. Sposato con Alma, dalla loro unione è nato Sergio, che gli ha regalato due stupendi nipoti.

“Da un po’ di tempo le sue partecipazioni alla vita del circolo si erano ridotte – sottolinea l’attuale presidente del Circolo di Ginevra Stefano Lazzaroni, che nel 2001 ha preso il testimone di presidente proprio da Pasinelli – Lascia un profondo vuoto nelle tante persone che l’hanno conosciuto, apprezzato ed amato. Ci mancherà”.

L’Ente Bergamaschi nel Mondo lo ricorda con affetto, come esempio di quell’instancabile solidarietà che caratterizza il carattere bergamasco. Ai famigliari le più sentite condoglianze, riconoscenti per il forte attaccamento di Carlo alla sua Bergamo.