ROSARIO, ORMAI AVVIATO IL MUSEO VIRTUALE DELL’IMMIGRAZIONE ITALIANA (MUVII)

Vivace e dinamica l’attività del Comites di Rosario. In virtù di un finanziamento concesso dal MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), lo scorso anno è stato inaugurato il Museo Virtual de la Inmigración Italiana (MUVII): un progetto voluto e promosso proprio da Franco Tirelli, presidente del Circolo dell’EBM di Rosario, e presidente del locale Comites, come piattaforma che documenta l’apporto fornito nei vari decenni dagli italiani per lo sviluppo della circoscrizione di Rosario, una delle più importanti dell’Argentina.

“Il Museo – spiega Franco Tirelli – nasce dall’esigenza della comunità di sostenere, ricordare e condividere le proprie storie. Ma soprattutto non lasciare che si disperdano. Gli italiani che sono arrivati o gli italiani che sono ancora vivi ad un certo punto non ci saranno più, e tutte le loro tradizioni scompariranno. Alcuni figli o alcuni nipoti le continueranno, ma molti non lo faranno. Quindi, quello che ho sempre pensato è di documentare la nostra storia. Un museo che attraversa tutte le generazioni e rimanga nella memoria di tutti: che includa le storie delle famiglie di immigrati all’interno della circoscrizione, che comprende la provincia di Santa Fe, il nord della provincia di Buenos Aires, Entre Ríos, Corrientes, Formosa, Chaco e Misiones”.
Entrare a far parte del Museo è facile. Chi possiede oggetti, passaporti, biglietti, documenti, fotografie che fanno parte di una storia di immigrazione deve inviare il materiale a muvii.rosario@gmial.com, per digitalizzarlo, sistemarlo in categorie e caricarlo su una pagina web, disponibile poi a tutti i visitatori.
Fra le prime iniziative del museo – https://muvii.org/ -, in occasione del “Mese della Donna”, la mostra “Le donne”: fotografie di donne italiane immigrate in Argentina e, in particolare, nella circoscrizione di Rosario, che, per necessità o speranza, hanno avuto la forza e il coraggio di cercare nuove opportunità dall’altra parte dell’Oceano.
A breve, poi, sono in programma conferenze e mostre, per far riscoprire alla comunità italo-argentina le proprie origini: il tutto, per sviluppare i rapporti tra i due Paesi e riflettere sul turismo delle radici.